
Mi avevano chiesto di scrivere una rubrica sui segni zodiacali, una sorta di paginetta on line d’oroscopi. Proposta improbabile, visto che io a queste cose mica ci credo… ma fu l’occasione per chiedere a Cecco (per noi Antonio era Cecco) una magia. Ci mise poco, mi portò un quadernetto tutto illustrato, con solo un segno da finire… dimmi se ti piace, così lo finisco… è rimasto un progetto nel cassetto, da dove, scorsi gli anni, è riemerso. E ora che Cecco è a dipingere sulle nuvole, forse riprenderà in mano l’Ariete e gli darà, come merita, la giusta fine. Era così, Antonio, sempre dietro a un sogno, che si faceva segni infiniti sulla carta, e si fermava, eterno, a raccontarci le sua infinita fantasia. Quella di un artista fuori dal tempo, fermo e allo stesso momento in continuo divenire. Come lo zodiaco, che il sole percorre, decidendo i nostri fragilissimi destini…
Paolo Pianigiani